“La foto e’ come una bella donna: è falsa”. E se a dirlo è Ioris Premoli, di professione fotografo passato dal fashion allo still life, allora c’è da credergli sulla parola.
Milanese, classe 1978, cresce nell’azienda di panificazione di famiglia, gioca, studia, cresce e nel 2001 va a sbattere contro la fotografia. E non e’ impatto qualsiasi, di quelli che ti lasciano il tempo di renderti conto cosa succede, è una botta enorme, che spalanca un universo parallelo. Ma soprattutto, è il bivio di Ioris, che da quel giorno cambierà tutto il resto del percorso.
Nel 2005 si iscrive all’Accademia di Fotografia, specializzandosi proprio nello still life, termine che tradotto al meglio delle possibilità offerte dalla lingua italiana suona un po’ come il nostro “natura morta”, perche’ predilige soggetti inanimati come fiori, frutta e, appunto, food. La sua specializzazione sul cibo non arriva subito, ma quando succede è un po’ la quadratura del cerchio, l’anello che ancora mancava per poter dire la frase che tutti, al mondo, sognano di poter dire: non riesco più a distinguere lavoro e passione, perchè faccio quello che sognavo dopo aver passato anni a sognare quel che avrei voluto fare. Sembra contorto, ma il succo di tutto è proprio qui.
Germano Longo 11/04/2016